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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Della divinazione, II, 60
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originale
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60 An vero illa nos terrent, si quando aliqua portentosa aut ex pecude aut ex homine nata dicuntur? Quorum omnium, ne sim longior, una ratio est. Quicquid enim oritur, qualecumque est, causam habeat a natura necesse est, ut, etiamsi praeter consuetudinem exstiterit, praeter naturam tamen non possit exsistere. Causam igitur investigato in re nova atque admirabili, si poteris; si nullam reperies, illud tamen exploratum habeto, nihil fieri potuisse sine causa, eumque terrorem, quem tibi rei novitas adtulerit, naturae ratione depellito. Ita te nec terrae fremitus nec caeli discessus nec lapideus aut sanguineus imber nec traiectio stellae nec faces visae terrebunt.
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traduzione
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60 O ci spaventeremo se talvolta ci dicono che qualche creatura mostruosa ? nata da un animale o da un essere umano? Di tutti questi fenomeni (non voglio dilungarmi troppo) una sola ? la spiegazione. Tutto ci? che nasce, di qualunque genere sia, ha necessariamente origine dalla natura, di modo che, anche se risulta inconsueto, non pu? tuttavia essere sorto al di fuori della natura. Ricercane dunque la causa, se ci riuscirai, in qualcosa di insolito e di strano; se non ne troverai alcuna, tieni per fermo in ogni caso che nulla pu? avvenire senza causa, e scaccia via dal tuo animo, senza ricorrere al soprannaturale, quel terrore che ti avr? arrecato la stranezza del fatto. Cos? n? i boati sotterranei n? il fendersi della volta celeste n? la pioggia di pietre o di sangue n? una stella cadente n? l'apparire di fiamme nel cielo ti spaventeranno.
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